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La JetBlue, compagnia aerea statunitense, fotograferà i passeggeri al gate e confronterà l’immagine a quella sui passaporti per consentire l’ingresso
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Negli Stati Uniti una compagnia aerea sta sperimentando un nuovo modo per riconoscere i passeggeri nella fase di imbarco, senza necessariamente utilizzare le carte di imbarco e i passaporti. La JetBlue Airways sta per diventare la prima compagnia aerea a lavorare in collaborazione con l’ente di controllo dei confini americano nell’utilizzo della tecnologia del riconoscimento facciale per validare l’identità dei passeggeri ai gate delle partenze.
La JetBlue ha stretto una collaborazione con lo US Customs & Borders Patrol e con l’azienda informatica SITA per testare la verifica dell’identità dei passeggeri attraverso un confronto fotografico. Il programma di test dovrebbe partire entro la fine del mese sui voli da Boston ad Aruba, con i passeggeri che saranno avvantaggiati da questo nuovo sistema che non necessita di una pre-registrazione.
Anziché mostrare la propria carta di imbarco allo staff, i passeggeri dovranno semplicemente passare davanti ad una fotocamera per essere verificati. “Il sistema di Self-Boarding elimina lo scanning della carta di imbarco e il controllo manuale dei passaporti“, spiega la portavoce di JetBlue, Joanna Geraghty. “Un semplice sguardo alla fotocamera e via!”
Una volta che la foto del passeggero è stata scattata, la fotocamera si connette al database del Customs & Borders Patrol per confrontarla con quella del passaporto, del visto o del documento di immigrazione. Su un monitor apparirà quindi la scritta di autorizzazione o di divieto di imbarco entro pochi secondi.
Il processo sarà necessario anche per i membri del personale di bordo, e li vedrà impegnati comunque nelle fasi di analisi dei singoli passeggeri con l’ausilio di alcuni iPad mini.
Se questo processo dovesse risultare un successo, potrebbe portare notevoli miglioramenti nelle esperienze dei passeggeri, e potrebbe accorciare i tempi di imbarco e aumentare la sicurezza a bordo.
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